12 Novembre

“Il Gap di genere”
GLI OSPITI

Caterina Satta
Ore 9:30

“Fare e disfare il genere”

Caterina Satta, ricercatrice presso il Dipartimento di Scienze Politiche e Sociali all’Università di Cagliari, svolge attività di ricerca nell’ambito della sociologia dell’infanzia e della famiglia. I suoi principali interessi di studio riguardano la vita quotidiana di bambini e bambine, con un’attenzione agli spazi e ai tempi dell’infanzia, i rapporti di genere e generazionali, l’età adulta e la genitorialità. In particolare, ha svolto ricerche su gioco, sport, moda e consumi dei bambini.  

Tra le sue pubblicazioni si segnala “Per sport e per amore. Bambini, genitori e agonismo” (Il Mulino 2016) e (con Camozzi, Magaraggia) “Sociologia della vita famigliare. Soggetti, contesti e nuove prospettive” (Carocci 2020). 


Giorgia Cadeddu e Vittoria Soddu
Ore 16:40


Antonella Fancello
Ore 17:40

“Cittadine digitali nella terza fase di internet”

Antonella Fancello si occupa da 27 anni di transizione digitale e oggi opera a livello centrale presso due agenzie governative che fanno capo a Dipartimento per la Funzione Pubblica e Presidenza del Consiglio dei Ministri, FormezPA e Agenzia per l’Italia Digitale. 

È docente di “Amministrazione Digitale – eGovernment”, presso il Dipartimento di Giurisprudenza dell’Università degli studi di Sassari nel percorso di Laurea Magistrale in Scienze Politiche e Giuridiche per l’Amministrazione e rappresenta in Sardegna l’Associazione Italiana per l’Informatica ed il Calcolo Automatico (AICA). Ma, più di tutto, in questo nostro immenso “villaggio elettronico”, è attivista digitale, nell’era in cui internet è diventato “internet delle cose” e la rete motore di inclusione, partecipazione, condivisione, crescita, cittadinanza attiva. 


Lucido Sottile
SpecialGuest
Ore 21:00

Le Lucide non sono delle artiste ordinarie, il loro lavoro spazia tra il teatro, la danza, il cinema, la fotografia e la musica, tra la comicità più sagace e satirica e il dramma contemporaneo, senza dimenticare il loro impegno sociale e di politica culturale. 

Sono considerate in Sardegna un punto di riferimento non solo artisticamente ma anche a livello organizzativo e promozionale, per i giovani artisti. 

Il loro lavoro è fortemente caratterizzato dalla capacità di proporre, attraverso l’utilizzo e la mescolanza dei linguaggi dell’arte, un prodotto di qualità, contemporaneo, mai statico, contraddistinto dall’audacia e dalla poliedricità, che mira e scommette: sulle capacità di una comunicazione talvolta irriverente e fuori dai canonici schemi, sull’unicità del genere e sull’elevato livello di professionalità  degli artisti coinvolti nelle produzioni, ma soprattutto sulla capacità di generare emozioni nel pubblico